Questi filetti di acciughe nostrane sott’olio sono di qualità superiore, non hanno nulla da invidiare alle migliori acciughe del Cantabrico. Sono prodotte da una delle ultime acciugaie artigianali ancora in attività in Italia e per il titolare, Michele Senno, il pesce è un affare di famiglia, fin da quando andava ad aiutare da bambino suo nonno che tornava dalla pesca.
Le acciughe de “L’Anciua” sono straordinariamente carnose per essere italiane: il pescato del nostro paese crescendo in un mare più caldo risulta di dimensioni più ridotte in confronto a quello dell’Oceano Atlantico (come le acciughe cantabriche) tuttavia l’attenzione che Michele mette nel pulire e sfilettare il pesce a mano consente poi di avere come risultato finale dei filetti in cui lo scarto è quasi nullo rispetto alle acciughe fresche. La pulizia a mano permette di lavorare solo un chilo di pesce all’ora quando un’industria può arrivare fino a cento chili: nel caso de “L’Anciua” si tratta quindi praticamente di una produzione di vasi di acciughe in edizione limitata.
L’eccellenza delle acciughe sott’olio comincia dalla selezione da parte di Michele della migliore materia prima che acquista dai pescatori che arrivano al porto di Sestri Levante. Queste acciughe le pulisce di testa e interiora ancora fresche, subito nelle prime ore, poi le mette sotto sale per farle maturare qualche mese, quindi quando sono pronte è il momento di sfilettarle a mano e di farle asciugare: Michele non usa un essiccatore, che velocizzerebbe il procedimento ma rischia di rovinare la carne delle acciughe e pertanto preferisce lavorarle a bassa temperatura così che alla fine il sapore dei filetti è solamente di mare e non di sale.
Queste acciughe italiane sott’olio sono da assaporare al naturale e intere per apprezzare pienamente la qualità superiore e si possono accompagnare con crostini di pane e burro.